Appalti rifiuti, le regole per la “white list” di fornitori della P.A.

Sono in vigore dal 14 agosto 2013 le regole del Dpcm 18 aprile 2013 sulla predisposizione dell’elenco dei fornitori “mafia free” della pubblica Amministrazione (“white list”), che si riveler utile sopratutto per gli appalti in settori a rischio infiltrazioni mafiose come il trasporto e smaltimento rifiuti per conto terzi.

Il Dpcm, ai sensi della legge “anticorruzione” (legge 190/2012), istituisce presso ogni Prefettura l’elenco dei fornitori, esecutori di lavori o prestatori di servizi non soggetti a tentativi di infiltrazioni mafiose, in modo che le Amministrazioni pubbliche appaltanti possano scegliere imprese “pulite”, specie in settori “vulnerabili” come, ad esempio: trasporto di materiali in discarica per conto terzi, trasporto e smaltimento rifiuti per conto terzi, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti (articolo 1, commi 53 e 54, legge 190/2012). Le imprese iscritte nell’elenco non dovranno fornire la cosiddetta “informativa antimafia” quando richiesta dalla legge.

L’iscrizione nell’elenco volontaria. Le aziende interessate possono fare domanda di iscrizione alla Prefettura. Se l’azienda gi nella Banca dati nazionale unica antimafia (Dlgs 159/2011) l’iscrizione automatica, altrimenti la Prefettura far i controlli del caso ed entro 90 giorni dar il via libera o negher l’iscrizione. L’iscrizione ha durata annuale e ne va chiesto il rinnovo almeno 30 giorni prima della scadenza. Le aziende iscritte saranno periodicamente controllate dalle Prefetture, che aggiorneranno la “white list”. Chiunque sul sito delle Prefetture potr visionare l’elenco delle aziende “pulite”.

Fonte: Rete Ambiente

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