Educazione ambientale sarà obbligatoria a scuola

Dal prossimo anno, progetto di ministeri Ambiente-Istruzione

Roma, 14 gennaio 2015 –L’educazione ambientale diventera’ materia scolastica obbligatoria, dalla materna alla secondaria superiore, dal prossimo anno. Il progetto dei ministeri dell’Ambiente e dell’Istruzione. A quanto si apprende, ci saranno dieci argomenti base, dai rifiuti alla biodiversita’, che saranno affrontati anche nell’ambito di altre materie.

Le linee guida del progetto, a quanto si appreso, sono contenute in un fascicolo di almeno 150 paginea cui da diversi mesi sta lavorando il sottosegretario all’Ambiente, Barbara Degani. L’obiettivo di insegnare ai bambini di porsi in modo corretto nei confronti dell’ambiente che li circonda. ” un progetto molto importante che avra’ una grande ricaduta su tutto il Paese” assicura il sottosegretario. Il progetto, nato dal ministero dell’Ambiente, stato sottoposto al ministero dell’Istruzione per studiarne l’applicazione ai vari gradi scolastici.

Dal riciclo dei rifiuti alla tutela del mare e del territorio, dalla biodiversita’ all’alimentazione sostenibile, i temi ambientali entreranno in aula per ora durante l’insegnamento di altre materie (geografia, scienza, arte),in attesa di imporsi con un’ora tutta riservata a loro. L’obiettivo insegnare ai bambini come porsi in modo corretto nei confronti dell’ambiente che li circonda. ” un progetto molto importante che avr una grande ricaduta su tutto il Paese” ha assicurato il sottosegretario, intervenendo oggi ad un convegno. L’educazione ambientale, nel progetto del ministero dell’Ambiente, non dovr essere pi discrezionale come avviene oggi nell’ambito delle materie di educazione civica.Il progetto“parte proprio dai bambini” che “sono il nostro futuro– ha spiegato la Degani – e potranno a pieno titolo essere chiamati nativi ambientali”.

Un concetto tanto caro al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti,per il quale la diffusione della cultura ambientale tra i giovani un tema fondamentale tanto che ne ha fatto una delle missioni principali del suo mandato per sviluppare una cultura ambientale nel Paese. “Credo che comminare sanzioni, contemplare reati in ambito ambientale sia doveroso ma non sia sufficiente” l’idea del sottosegretario Degani: ” necessario intervenire con una politica di grande respiro, a lungo termine altrimenti il patrimonio che abbiamo a disposizione oggi non ci sara’ piu’ domani. Ecco allora entrare in campo l’Educazione ambientale come strumento imprescindibile da cui partire per far capire l’importanza di alcune scelte”.

REALACCI (PD): SCELTA POSITIVA –“Rendere l`educazione ambientale obbligatoria a scuola una scelta molto positiva,ma non deve rappresentare una mera aggiunta di una materia, rappresenti piuttosto anche l`introduzione di forme nuove di apprendimento per educare alla convivenza civile e al futuro”. Lo ha affermato Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente Territorio e Lavori pubblici della Camera, commentando la notizia che l`educazione ambientale diventer materia scolastica obbligatoria grazie a un progetto dei ministeri dell’Ambiente e dell’Istruzione.

CENTEMERO (FI): STIMOLARE I GIOVANI – “Bene la previsione dell’educazione ambientale obbligatoria a scuola,perch ogni novit che va nel senso di stimolare la coscienza civica dei giovani ben accetta”. Cosi’, in una nota, l’on. Elena Centemero, responsabile scuola e universita’ di Forza Italia.“Registriamo, per, in tal senso, alcune lacune che chiediamo da tempo di colmare. Penso, ad esempio, ad una corretta educazione all’affettivit: probabilmente, se nella compagine di governo ci fosse un Ministro per le Pari Opportunit anche questo progetto sarebbe andato a buon fine. Riteniamo inoltre necessaria e improrogabile l’acquisizione da parte degli studenti di competenze in campo economico e giuridico, ben oltre quanto gi previsto nell’insegnamento ‘costituzione e cittadinanza’. Insomma, accrescere le competenze dei ragazzi corretto, ma farlo in modo parcellizzato e senza un visione di insieme un errore”, conclude Centemero.

fonte:quotidiano.net

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