SISTRI … Una storia di tutti i giorni – episodio nr 1

Un cliente si presenta telefonicamente ad Eco-Recuperi come un piccolo studio commercialista di due dipendenti per avere informazioni per un servizio di ritiro e smaltimento RAEE tra cui anche un monitor a tubo catodico (quindi rifiuto pericoloso). Diligentemente Eco-Recuperi informa il cliente che il servizio di ritiro del monitor dovr obbligatoriamente essere gestito con il “nuovo” regime SISTRI.

Il cliente, all’oscuro di qualsiasi dinamica di gestione dei rifiuti (e quindi figuriamoci del Sistri!) s’informa facendo una ricerca sul web…ecco cosa si trova a leggere partendo dal Sito ufficiale del SISTRI (www.sistri.it)

Ai sensi della normativa vigente (DECRETO-LEGGE 31 agosto 2013, n. 101 convertito con modificazioni dalla L. 30 ottobre 2013, n. 125) sono tenuti ad aderire al SISTRI i seguenti soggetti:

  • “gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi”;
  • “gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale, compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale”;
  • in caso di trasporto intermodale, i “soggetti ai quali sono affidati i rifiuti speciali pericolosi in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell’impresa navale o ferroviaria o dell’impresa che effettua il successivo trasporto”;
  • “gli enti o le imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti urbani e speciali pericolosi”;
  • “i nuovi produttori, che trattano o producono rifiuti pericolosi”;
  • “i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della Regione Campania”.

Si ricorda che con la Conversione in Legge del decreto n. 150/2013, noto con il nome di “Milleproroghe”, stato posticipato il termine per l’entrata in vigore delle sanzioni legate al SISTRI che, pertanto, non si applicano sino al 31 dicembre 2014.

Da ultimo, in riferimento alle notizie concernenti l’emanazione di un Decreto del Ministero dell’Ambiente, del Territorio e della Tutela del Mare, si informa che in data 28 febbraio 2014 stato diramato dal Ministero uno schema di Decreto che, in caso di approvazione senza modifiche rispetto alla bozza circolata, escluderebbe dall’obbligo di iscrizione al SISTRI gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi fino a 10 dipendenti. Si precisa, comunque, che detto Decreto sar efficace solo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Quindi il nostro cliente deduce che ad oggi un SOGGETTO OBBLIGATO a smaltire il suo monitor con il SISTRI.

Poi s’imbatte nel seguente articolo Newsletter nr.14 TuttoAmbiente del 7 aprile scritto da Stefano Maglia (uno dei pi autorevoli esperti ambientali in Italia)

Il 28 marzo il Sottosegretario all’Ambiente, On. Silvia Velo, rispondendo ad una interrogazione parlamentare che evidenziava le varie magagne ed illegittimit del SISTRI (e i costi per le imprese: attualmente oltre 70 milioni per il nulla e chiavette USB pagate 75 euro l’una anzich 4 e black box da 80 euro pagate 500!), cos ha dichiarato: “Selex non ha mai presentato al Ministero istanza di autorizzazione per l’affidamento di tali attivit a Viasat, … tanto che sono stati chiesti immediatamente alla Selex i dovuti chiarimenti sulle attivit svolte dalla societ Viasat per la produzione delle black box, al fine di valutare se tale comportamento viola il divieto di subappalto contrattualmente previsto. Se fosse accertato il sub-appalto il contratto sarebbe rescisso”.
E il 2 aprile il Ministro Galletti ha cos scritto: “Il SISTRI al centro, com’ noto, di inchieste giudiziarie che potrebbero fare emergere profili di violazioni contrattuali. Su questo tema sar necessario un approfondimento”.
Un approfondimento? Ma poffarbacco (la prima parola giunta alla mente vi assicuro che era un’altra): che cosa deve succedere ancora? Che la Banda Bassotti venga personalmente a consegnarci le chiavette ma derubandoci in casa? A prescindere dallo stuolo di gentiluomini che ha partecipato a questo “giochino” ed all’evidente bidone-pasticcio operativo e normativo, cosa si aspetta a far pulizia? Vi accorgete o no che binario o doppio binario avremo per giunta sempre attivi contemporaneamente Mud, Registri, Fir, Sistri (nessun paese al mondo ha tanta “tracciabilit”: peccato che da noi chi non si faceva tracciare prima non si fa certo tracciare adesso!) che ormai per giunta applicabile solo ad una minoranza di soggetti? A 8 anni dall’entrata in vigore del TUA non sarebbe invece ora di concentrarsi sulla realizzazione di quello stuolo di DM attuativi mai emanati?
E’ peraltro abbastanza sorprendente che il contratto truffaldino “forse” si riuscir a strapparlo per un presunto subappalto non segnalato e non per i ben pi ampi, gravie profondi motivi che spingerebbero in quella direzione, ma conta l’obiettivo, che quello di spazzare via questa porcheria a fronte di un aumento delle risorse per la vigilanza (se quei 70 milioni fossero finiti li!). Ma del resto anche Al Capone finito in galera per evasione fiscale, no?

Quindi il cliente capisce che come al solito in Italia c’ sempre chi cerca di guadagnare sulle spalle degli altri … illegalmente!

Incuriosito, procede nelle sue ricerche e approda sull’autorevole Il Sole24ore (https://argomenti.ilsole24ore.com/sistri.html)

Si trova di fronte un elenco di articoli per nulla incoraggianti sulla vita del Sistri.

News24 del 27/03/2014 06:37: Finmeccanica: la procura punta su Borgogni

News24 del 25/03/2014 06:36: Finmeccanica, 4 arresti per fondi neri e tangenti

News24 del 24/03/2014 05:07 : La sfortunata storia del Sistri
News24 del 24/03/2014 09:29: Quattro arresti per fondi neri e tangenti nell’inchiesta Sistri-2
News24 del 27/02/2014 07:35 : Le due vie del Sistri pesano sulle imprese

Da quale articolo cominciare a leggere? Non c’ che l’imbarazzo della scelta…

Ma a questo punto la scelta del cliente presto fatta. Contatta Eco-Recuperi autorizzando a procedere con l’organizzazione del ritiro del rifiuto non pericoloso. Non ha alcuna intenzione di entrare a far parte del SISTRI e piuttosto il monitor rimane nel sottoscala per un altro po’ di tempo…nella migliore delle ipotesi.

A questo punto Eco-Recuperi pu solamente prendere atto della scelta del cliente (produttore del rifiuto).

Eco-Recuperi
Elana Mazzoni

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