NEWS DI SETTORE – L’azienda Ninestar non potrà più vendere i propri prodotti negli Stati Uniti, si attende che vengano presi provvedimenti anche per l’ingresso dei prodotti in Europa.

A partire dal 12 giugno 2023, gli Stati Uniti vietano tutte le importazioni di prodotti Ninestar ai sensi del loro Uyghur Forced Labor Protection Act.ovvero il dipartimento che si occupa della sicurezza nazionale.

Le aziende produttrici di stampanti e consumabili, Xinjiang Zhongtai Chemical Co., Ltd. e Ninestar Corporation e otto delle loro filiali con sede a Zhuhai non potranno far entrare negli Stati Uniti i loro prodotti a causa della partecipazione delle società a pratiche commerciali rivolte ai membri dei gruppi perseguitati, comprese le minoranze uiguri nella RPC in cui sono state citate violazioni dei diritti umani, che prendono di mira la popolazione uigura cinese e altri gruppi perseguitati per produrre i materiali di consumo del toner.

Il 13 Dicembre 2021, un rapporto dell’Osservatorio del lavoro cinese aveva già denunciato l’utilizzo da parte delle società del Gruppo Ninestar di decine di migliaia di lavoratori che lavoravano silenziosamente in queste fabbriche cinesi per produrre queste cartucce economiche, come dichiarato dal Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti (DHS).

A partire dal 21 giugno 2022 quindi, l’UFLPA richiede al Commissario per la protezione delle dogane e delle frontiere degli Stati Uniti di applicare una” presunzione relativa” secondo cui le merci estratte, prodotte o fabbricate da entità nell’elenco UFLPA, sono realizzate con lavoro forzato e, pertanto, ne è vietata l’importazione negli Stati Uniti.

Questa decisione ha sollevato preoccupazioni circa l’inoltro delle merci destinate al mercato statunitense verso altri mercati, come quello Europeo.  Alla luce di ciò, è consigliabile dare la priorità all’acquisto di beni fabbricati in EU, mitigando così i potenziali effetti negativi derivanti dal divieto statunitense e favorendo l’acquisto e la diffusione di prodotti certificati che non siano pericolosi per le persone e l’ambiente.

La Cina, da parte sua, ha ripetutamente negato tutte le accuse di violazioni dei diritti umani nello Xinjiang e rimane ferma nella sua posizione.

“La task force per l’applicazione del lavoro forzato continuerà a ritenere le aziende responsabili per aver perpetuato le violazioni dei diritti umani nello Xinjiang”, ha affermato il presidente della task force per l’applicazione del lavoro forzato: il sottosegretario alla politica Robert Silvers. “L’uso del lavoro forzato offende i nostri valori e danneggia le imprese e i lavoratori americani”.

 

È una svolta storica in quanto un ente di sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha finalmente denunciato e fermato la vendita di prodotti oltretutto pericolosi, costruiti sfruttando le persone e fortemente inquinanti. Questo dovrebbe rendere i consumatori sempre più consapevoli dei prodotti che acquistano, scegliere prodotti rigenerati che hanno un minore impatto ambientale e dei quali si conosce la provenienza. Effettuare acquisti con consapevolezza, sostenendo la produzione locale di toner e ink jet rigenerate favorendo il riciclo e l’economia circolare, è un passaggio importante per diventare consumatori più consapevoli.

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